Calcio e povertà a confronto...

Pubblicato il da Antonio Vizza

Praticare sport è un diritto di tutti, a ogni età e per tutti i ceti sociali. Lo si può praticare a diversi livelli, a seconda della bravura. Lo sport per tutti è un'attività umana che si fonda su valori sociali, educativi e culturali.

Eppure, negli anni, abbiamo assistito a vicende che hanno macchiato questa nobile pratica. L’entrata sempre più prepotente del denaro ha cambiato gli equilibri e quei nobili principi tanto dichiarati da tutti vengono sempre meno. Una delle discipline più amate è sicuramente il calcio che attira un numero impressionante di praticanti e spettatori. I padroni del calcio sono i presidenti delle squadre, imprenditori che spesso fanno delle vere e proprie follie, tenendo presente che negli ultimi anni gli sceicchi hanno fatto la loro entrata prepotente nel mondo del pallone. Stando alle cifre che si leggono sui giornali, lo sport è diventato un business, e i giocatori sono diventati a tutti gli effetti delle macchine per fare soldi. Sembra lontano anni luce, il 1932, quando Barnabé Ferreyra passo al River Plate per la cifra di 27mila euro. Facendo un piccolo conto, negli ultimi 10 anni, i trasferimenti record hanno portato nelle casse delle squadre che hanno venduto i loro gioielli (Ronaldo, Zidane, Kakà, Figo, Crespo, Buffon, Robinho, Vieri, Berbatov, Schevchenko) una cifra attorno i 600 milioni di euro. Sembra proprio, che il nuovo modo di fare sport, sia basato su chi abbia più potere economico. Non ci sono più le vecchie bandiere, o i “poeti del calcio” che regalavano sogni di un mondo pulito e sano come era uno volta il calcio e tutto lo sport. Tuttavia, i benefattori del calcio difficilmente riescono a guardarsi intorno. Si spendono cifre astronomiche nel calcio, per avere campioni nella propria squadra, e si spende pochissimo o niente per aiutare le zone colpite della povertà. Questa gente chiede in silenzio ed è una popolazione numerosissima. Sulla terra più della metà degli abitanti è povero, bisognoso di cibo, di istruzione e di civiltà. L’aiuto di tutti è estremamente utile, secondo l’AMREF per costruire un pozzo d’acqua in Africa bastano 2.000 euro, consentendo ad almeno 300 persone di migliorare la propria vita. L’OPAM ha stilato dei progetti che danno la possibilità alle persone meno fortunate di noi di avere una scuola a costi ragionevoli.

Lo sport deve essere non solo un hobby, ma uno strumento per la risoluzione parziale/totale dei problemi dell'umanità.

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